martedì 24 luglio 2012

Una lunga storia a righe...


La collezione alla quale ho lavorato prende vita dalla città di Parigi; più esattamente dal modo in cui la si può vivere. Io ho voluto raccontare di come un genio incompreso, un Maudit, vive la città. Il genio e la città non hanno un rapporto semplice; si odiano ma sanno di appartenersi! Sono intrappolati in un catulliano “odi et amo”.  

La scelta delle righe è un omaggio a Parigi; precisamente, al suo passato. Sono un potente eco dei moti rivoluzionari che a fine ‘700 scossero la Francia e poi tutta l’Europa. 

il punto da cui partire per me è sempre lo schizzo
qualcosa di veloce ed immediato che mi permette di mettere su carta le mie idee senza troppe costrizioni 


il lavoro è cominciato decidendo come sfruttare il motivo del tessuto

l'effetto creato con le righe - attraverso un complesso gioco di angolazioni -
doveva risultare "chiassoso"

assemblare tutti i pezzi di cui è fatta la giacca è stato un lavoro di estrema precisione 

l'effetto finale corrisponde perfettamente alla mia idea







Ecco, io vedo la rivoluzione anche nel maudit. Perché costui riesce ad incanalare il suo dolore, il suo spleen, facendone nascere arte.   

1 commento:

  1. mi piace pensare che la scelta del tessuto e del motivo sia magica.
    Libertà e decisione al tempo stesso.

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